Useresti oggi un computer di DICIOTTO anni fa? Io lo ho fatto per qualche giorno e adesso te lo racconto, perché ho sotto le dita una tastiera che… mo’ ti dico, aspetta. Dato che le ferie invernali di inizio 2024 sono state all’insegna di influenze e malesseri, ne ho approfittato per fare un esperimento nerd…
Notebook ricondizionati: cosa, perché, dove, e come. La mia fissa degli ultimi 12 mesi
2° album registrato con Il Dallas
Il nuovo video de Il Dallas!
Il mio primo “feat” alla batteria elettronica
Un bel pezzo funk del 1976, ci provo col basso
Il mio primo “feat” da bassista, in un brano deep house degli Syzygy
Due cose ricorderò di questo periodo: il lockdown e Jamiroquai!
Improvvisazioni al basso, con amici batteristi
Senti che tiro! Ho sempre sognato di suonarla al basso
Bel giro di basso, su un pezzo di musica elettronica
Jamiroquai = basso che tira, per esempio in questo pezzo
La mia nuova passione: lo shaker! Scherzo. Lo odio.
Il primo video che abbiamo fatto con Il Dallas
Questa è la prima canzone intera che imparo con il basso.
Commodore 64 + LEGO = torno bimbo per mezz’oretta
Appunti vari dopo che mi hanno regalato il famoso ebook reader
Il Dallas è un tipo. Lo raccontiamo con un rock alternativo nel quale io ci metto la batteria
La ho sparata un po’ alta, ma amen, “impossible is nothing” diceva quello
20 anni prima questa la suonavo alla batteria
Primo esperimento di registrazione col basso
“Alcântara” di Baden Powell, nuova tappa del mio lento e discontinuo percorso di esplorazione fai-da-te della chitarra classica.
Giri ancora con il malloppone pieghevole anni ’80 in tasca?
Speriamo che con le passkey questo articolo diventi presto inutile
Appunti sparsi da nerd
Un minuto di riscaldamento improvvisato in sala prove (Luglio 2015).
I 3% sono stati un trio fusion strumentale, a volte quartetto con Matteo al sax, in cui ho suonato la batteria.
La drum cover della cover di Dave Weckl… una meta-cover
Jazz/funk strumentale, 8 elementi compreso me alla batteria
“Retrato brasileiro” di Baden Powell, il primo brano che ho provato ad abbozzare con la chitarra classica:
La miglior band di acidjazz/funk di Treviso, e non solo perché ci ho suonato la batteria
Un medley di registrazioni sparse, fatte in sala prove tra il 2009 e il 2011, nelle quali suono la batteria:
Accessori Se vi può essere utile, quanto segue lo ho visto su http://www.DX.com, sito cinese dal quale ho già fatto almeno una ventina di acquisti, con prezzi bassi, spedizione gratuita (ma lentissima! fino a un paio di mesi), e qualità… made in China. 😉
Il mio primo mix: è “Juicy” dei Leslie Overdrive, che ho registrato alla batteria con il Kollettivo Stesi nel 2009 in sala prove, e che ho mixato daccapo partendo dalle tracce originali, per esercizio.
“Gearshift” è un pezzo di musica elettronica che mi sono divertito a fare in un paio di giorni di ozio estivo nel 2012, tentando di tirar fuori un suono aggressivo dal PC, e una sensazione di velocità – immaginando cioè una scena da film, su un mezzo che sta correndo veloce, con ampie panoramiche sul…
Bello avere il mouse bluetooth: niente cavi niente ricevitori USB da perdere niente porte USB da impegnare Peccato però per questi dettagli:
Per gestire le mail di lavoro, uso Outlook. Un po’ per abitudine, un po’ perché si integra senza sforzo col telefono WinMobile. Mi piacerebbe poter usare GMail ovviamente, ma il massimo a cui sono arrivato è inviare le mail che al destinatario appaiono con il mittente in questo formato: “Da: MioIndirizzo@GMail per conto di: MioIndirizzo@Lavoro”.
Rispondo qui ad una domanda di un amico via email, metti mai che torni buono a qualcun altro. che usi come player? punti di forza?
Alla ricerca di software gratuiti per masterizzare, e che fossero già compatibili con Windows 7, ho letto online che ImgBurn è molto apprezzato. Dopo un breve periodo di test, da oggi smetto di usare il famoso Nero a favore di ImgBurn. Motivi principali:
“Seventh hint” è un pezzo di musica elettronica che ho fatto nel 2004, giocando con un tempo dispari, synth ciccioni che mi piacciono sempre tantissimo, e un po’ di feeling “etnico”.
Raffaele Bianco 